UNA DISCEPOLA CHIAMATA TABITHA(GAZZELLA)


 

A Ioppe c'era una discepola, di nome Tabitha, che, tradotto, vuol dire Gazzella: ella faceva molte opere buone ed elemosine. Proprio in quei giorni si ammalò e morì. E, dopo averla lavata, la deposero in una stanza di sopra. Poiché Lidda era vicina a Ioppe, i discepoli, udito che Pietro era là, mandarono due uomini per pregarlo che senza indugio andasse da loro. Pietro allora si alzò e partì con loro. Appena arrivato, lo condussero nella stanza di sopra; e tutte le vedove si presentarono a lui piangendo, mostrandogli tutte le tuniche e i vestiti che Gazzella faceva, mentre era con loro. Ma Pietro, fatti uscire tutti, si mise in ginocchio, e pregò; e, voltatosi verso il corpo, disse: «Tabitha, àlzati». Ella aprì gli occhi; e, visto Pietro, si mise seduta. Egli le diede la mano e la fece alzare; e, chiamati i santi e le vedove, la presentò loro in vita. Ciò fu risaputo in tutta Ioppe, e molti credettero.(Atti 9:36,42La Parola del Signore ci presenta una cara sorella: “Tabitha” che, proprio la Parola di Dio ispirata dallo Spirito Santo, qualifica come “discepola”. Tabitha era una donna timorata di Dio, semplice e generosa; la Bibbia non ci parla del suo passato che appartiene alla “vecchia natura”, ma ci propone in modo estremamente incisivo il suo presente. Un presente, fatto di impegno “cristiano”verso i deboli, i poveri, gli abbandonatiChissà se Tabitha era una donna benestante o povera, la Parola di Dio non lo dice, ma afferma che ella era dedita alle buone opere, con le continue elemosine verso i poveri e cucendo abiti e tuniche per le sorelle vedove. Chissà cosa avrà provato Tabitha nel vedere qualche bimbo affamato, o infreddolito? Certo, il suo cuore era stato conquistato dall’Amore di Cristo, da Colui che non risparmiò le sue fatiche verso il Suo Popolo, né allontanò da Sé lo scherno e l’odio micidiale dei Suoi persecutori.Facciamo come la nostra sorella Tabitha seguiamo le orme di Gesù.

 
Layout by Blografando Image wakoo